Come affrontare un colloquio di lavoro al meglio
Il colloquio di lavoro
Che sia il primo della tua vita o che tu ne abbia già affrontati a decine, il colloquio di lavoro porta con sé sempre un po’ di agitazione e di paura: in gioco c’è un’occupazione che vuoi ottenere e per la quale concorri con altre persone.
Inoltre c’è sempre un po’ di insicurezza, di paura di fare un’impressione sbagliata, di tensione data dalla sensazione di essere “esaminato”. Tutto normale, l’importante è non lasciarsi sopraffare da queste emozioni.
Sicuramente avere un’idea di ciò che ti spetta e di come gestirlo può aiutarti ad affrontare il tuo colloquio di lavoro al meglio.
Come prepararsi a un colloquio di lavoro
Innanzitutto, fai in modo di arrivare al colloquio di lavoro preparato: se conosci già l’azienda di destinazione raccogli quante più informazioni possibili, ad esempio visitando il sito web e i canali social per farti un’idea della realtà in questione.
Se invece ancora non conosci l’azienda che sta selezionando, leggi attentamente l’annuncio per recepire nel dettaglio posizione aperta, mansioni e requisiti richiesti.
Infine, con un CV aggiornato alla mano, fai mente locale su cosa dire di te, delle tue esperienze passate e delle tue competenze, magari abbozzando mentalmente un paio di risposte a possibili domande.
Come presentarsi a un colloquio di lavoro: il linguaggio non verbale
Durante un colloquio di lavoro non conta solo quello che dici, ma anche come lo dici, come ti presenti e ti comporti, l’immagine che fai trasparire di te.
Innanzitutto presentati in anticipo di 5-10 minuti, non di più e assolutamente non di meno, rischiando di tardare. Ricorda di portare con te il tuo curriculum aggiornato, anche se il selezionatore ne è già in possesso.
L’abito forse non fa il monaco, ma presentarsi a un colloquio di lavoro con un abbigliamento consono è fondamentale, anche in relazione al tipo di mansione e di realtà per la quale ti stai candidando. In generale si deve trasmettere l’idea di pulizia, di ordine e di cura della propria persona, senza cadere in eccessi.
Non solo. Ricorda che il selezionatore presta attenzione anche al linguaggio non verbale. Prediligi una stretta di mano decisa e un sorriso educato, attendi che si siedano anche le altre persone prima di accomodarti, tieni una postura composta ma naturale, cercando di non assumere atteggiamenti di chiusura, mantieni il contatto visivo e non agitare eccessivamente le mani o giocherellare con accessori e oggetti.
Cosa dire a un colloquio di lavoro
A questo punto, non tutti i colloqui di lavoro si svolgono nello stesso modo, ma generalmente viene mantenuta una struttura di massima.
Potrebbe esserti chiesta una breve presentazione iniziale, il classico “parlaci di te”, al quale rispondere in maniera breve, concisa e chiara. Chi sei, cosa stai facendo, cosa stai cercando.
Sicuramente ti verrà chiesto un excursus sulle tue esperienze precedenti, magari con qualche domanda di approfondimento legata a mansioni specifiche o competenze acquisite, così come sul percorso di studi.
Fondamentale anche l’aspetto più “personale” e umano, le famose “soft skills” e gli interessi. Qui rispondi individuando aspetti della tua persona che ritieni possano essere un valore aggiunto per quel tipo di mansione: capacità organizzative e decisionali, problem solving, attitudine a lavorare in team ecc.
La base di tutto deve essere sempre la sincerità. Non esaltare eccessivamente competenze o doti allo scopo di impressionare, potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Al contrario, non sminuirti e mostrati comunque sicuro di te stesso, di cosa sai fare e del tuo percorso, indipendentemente dal livello di esperienza che hai.
A questo punto il recruiter ti racconterà l’azienda e approfondirà la posizione per la quale ti sei candidato. Se hai curiosità o domande, mostrati interessato e non avere paura a chiedere informazioni aggiuntive.
In generale, mostrati disponibile e flessibile, aspetti sicuramente molto apprezzati in questa prima fase. Se l’aspetto economico non viene affrontato, come spesso accade al primo colloquio, non essere tu a trattare il discorso. Non preoccuparti, se sarai selezionato per lo step successivo, sarà sicuramente oggetto di discussione e di trattativa.
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