Agenzie per il lavoro: 10 miti da sfatare

Le agenzie per il lavoro svolgono un ruolo fondamentale nell’individuare le migliori opportunità di impiego per i candidati e nell’aiutare le aziende a trovare il personale adatto alle loro esigenze. Tuttavia, sono parecchi i preconcetti e i falsi miti legati alle agenzie per il lavoro ancora da sfatare. Vediamoli insieme.

Falsi miti agenzie per il lavoro

1 – L’agenzia per il lavoro trattiene soldi dalla busta paga dei lavoratori in somministrazione: FALSO

Una delle credenze più diffuse riguarda il fatto che le agenzie per il lavoro trattengano una somma dalla busta paga del lavoratore come compenso per il proprio operato. Questo aspetto è disciplinato chiaramente dalla legge italiana, la quale vieta “ai soggetti autorizzati di esigere o comunque di percepire, direttamente o indirettamente, compensi dal lavoratore”. Il lavoratore assunto in somministrazione percepisce regolarmente il proprio stipendio, come un dipendente di pari livello assunto direttamente dall’azienda.

2 – L’iscrizione alle agenzie per il lavoro è a pagamento: FALSO

Un altro malinteso riguarda il fatto che l’iscrizione alle agenzie per il lavoro sia a pagamento. I servizi offerti dalle Agenzie per il Lavoro ai candidati sono sempre a titolo gratuito: qualsiasi persona può rivolgersi a una delle oltre 2500 filiali di agenzie per il lavoro presenti sul territorio nazionale (autorizzate dall’Agenzia per le Politiche Attive del Lavoro e iscritte all’Albo Informatico del Ministero del Lavoro), oppure può presentare la propria candidatura sui relativi siti web.

Nel caso in cui il candidato venga assunto con contratto di somministrazione, inoltre, sarà proprio l’Agenzia a corrispondere lo stipendio.

L’agenzia per il lavoro riceve invece un compenso dall’azienda utilizzatrice per i servizi di ricerca, selezione, somministrazione e gestione del personale. E’ importante sottolineare che tale compenso non incide in alcun modo sulla retribuzione finale del lavoratore.

3 – Le agenzie per il lavoro aiutano solo i giovani in cerca di collocazione: FALSO

Le Agenzie per il Lavoro offrono un valido supporto sia per chi entra nel mondo lavorativo per la prima volta, sia per chi cerca una nuova collocazione professionale.

Quasi la metà dei lavoratori in somministrazione ha un’età inferiore ai 34 anni, ma anche gli individui in cerca di una nuova collocazione possono trovare ottime opportunità attraverso le agenzie per il lavoro. Gli over 50 rappresentano più del 27% del totale dei lavoratori in somministrazione.

4 – Le agenzie per il lavoro contattano i candidati solo una volta: FALSO

Le Agenzie per il Lavoro contattano i candidati di volta in volta a seconda delle mansioni richieste dalle aziende, individuando i profili che meglio rispondono ai requisiti. Offrono inoltre ai candidati percorsi formativi per acquisire determinate competenze finalizzate alla collocazione.

5 – I contratti offerti dalle agenzie per il lavoro sono solo a tempo determinato: FALSO

La somministrazione di lavoro può essere anche a tempo indeterminato. Un quarto dei lavoratori in somministrazione è impiegato con questa tipologia di contratto.
Inoltre le Agenzie per il Lavoro svolgono anche attività di ricerca e selezione del personale che poi viene assunto direttamente in azienda.

6 – L’assunzione in somministrazione e quella tramite cooperativa sono equiparabili: FALSO

I lavoratori in somministrazione vengono assunti dalle Agenzia per il Lavoro come dipendenti subordinati tramite contratto a termine, a tempo indeterminato oppure in apprendistato e godono del medesimo trattamento economico e normativo rispetto ai lavoratori di pari livello assunti direttamente dall’azienda.

7 – I lavoratori in somministrazione non hanno gli stessi diritti dei lavoratori assunti direttamente dall’azienda: FALSO

Come stabilito dal D.Lgs 15 giugno 2015 n.81, Art.35, i lavoratori assunti in somministrazione hanno diritto a condizioni economiche e normative non inferiori a quelle dei dipendenti diretti dell’azienda utilizzatrice con pari qualifica e mansione. Godono pertanto degli stessi diritti in merito a retribuzione, ferie e permessi.

8 – I lavoratori in somministrazione non hanno diritto ad agevolazioni, tutela sanitaria, sostegno per la maternità e programmi di welfare: FALSO

Ebitemp è l’Ente Bilaterale Nazionale per il Lavoro Temporaneo che opera a supporto delle agenzie per il lavoro e dei lavoratori in somministrazione. L’ente bilaterale tutela i diritti sindacali e assiste i lavoratori in somministrazione, offrendo numerose prestazioni e agevolazioni (tutela sanitaria, sostegno alla maternità, contributi per le famiglie, prestiti, agevolazioni su trasporti e mobilità ecc.).

9 – I lavoratori in somministrazione non possono accedere alla formazione gratuita: FALSO

Grazie a Ebitemp e Forma.Temp i lavoratori in somministrazione hanno accesso a una vasta selezione di corsi di formazione gratuiti. Si tratta di percorsi formativi pensati per rispondere alle necessità delle aziende e di un mercato in costante mutamento, che richiede figure professionali sempre più versatili, in modo da favorire l’occupabilità dei lavoratori.
Oltre alla formazione di base sono previsti percorsi di formazione professionale e on the job, ma anche corsi di qualificazione o riqualificazione professionale.

10 – L’azienda può “licenziare” i lavoratori in somministrazione senza un valido motivo perché non assunti direttamente: FALSO

L’azienda che si avvale di una risorsa in somministrazione può decidere di interromperne l’impiego solo se in presenza di giusta causa, giustificato motivo soggettivo o giustificato motivo oggettivo, in conformità con la normativa di legge.

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